Decreto rilancio, le misure per le imprese contro l’emergenza coronavirus

Il Decreto rilancio è un maxi pacchetto di misure straordinarie per un valore di 55 miliardi di euro con interventi a sostegno dell’economia italiana gravemente danneggiata dall’emergenza coronavirus.

il Decreto rilancio contiene anche alcune misure di aiuti per le imprese. In particolare sono previsti:

  • Taglio della rata Irap di giugno 2020 per le imprese al di sotto dei 250 milioni di euro di fatturato.
  • Un bonus sulle bollette dell’energia elettrica che prevede l’azzeramento delle quote fisse.
  • Un bonus affitto, un credito di imposta fino al 60% per coprire parte dei costi dell’affitto di uffici, negozi e locali.

Contributi a fondo perduto per le imprese

La misura certamente più rilevante è quella che prevede  contributi a fondo perduto per le imprese sotto ai 5 milioni di euro di fatturato. Saranno importi tra i 1000 e i 62 mila euro che potranno essere richiesti da chi ha subito danni  come conseguenza dell’emergenza epidemiologica .

Due  sostanzialmente i requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto in favore delle imprese disposto dal Decreto rilancio. Il primo  è avere un fatturato non superiore ai 5 milioni di euro. Il secondo è quello di aver registrato perdite per almeno il 33% del fatturato ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Ovvero dal momento di piena attività al punto più acuto dell’emergenza coronavirus. L’indennizzo sarà  proporzionale alle perdite. Il Decreto rilancio prevede tre diversi scaglioni per l’erogazione del contributo a fondo perduto alle imprese, che saranno indennizzate con:

  • il 25% delle perdite registrate ad aprile 2020 per chi fattura fino a 100 mila euro;
  • il 20% delle perdite per chi ha fatturati fra 100 e 400 mila euro;
  • il 15% per imprese con volume d’affari fra 400 mila e 5 milioni di euro.

L’importo del contributo a fondo perduto sarà legato al volume d’affari complessivo delle imprese che ne faranno richiesta.

Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, le imprese interessate devono presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza all’ Agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei predetti requisiti. L’istanza dovrà contenere  anche l’autocertificazione di regolarità antimafia. L’Agenzia delle Entrate procederà alle necessarie verifiche.

Le modalità di effettuazione dell’istanza, il suo contenuto informativo, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario all’ attuazione delle disposizioni saranno  definiti con successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Sulla base delle informazioni contenute nell’ istanza , il contributo a fondo perduto sarà corrisposto dall’ Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al soggetto beneficiario.

Leggi il testo del Decreto.pdf

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